Corrado Fasolato viaggia sempre ad altissimi livelli di creatività e presentazione dei piatti. Nel suo Spinechile Resort al Tretto di Schio, in sei anni il cuoco ha acquistato ancora più vivacità, che equilibra con altre due caratteristiche: eleganza e leggerezza. Insomma, da lui si ha la sicurezza di trovare una cucina d’alta qualità dai gusti puliti, perché non vuole strafare ma appena suggerire; non vuole stupire, perché la meraviglia la racconta già l’accostamento degli ingredienti che usa. Da provare, per esempio, merluzzo, sedano e cioccolato bianco: stupefacente come un antipasto possa essere così delicato con delle basi a prima vista così stridenti. Concilia gli opposti, Corrado, come il grande filosofo Eraclito di Samo. Le fettuccine di seppia alla carbonara, altro suo classico, sono semplicemente incredibili per delicatezza e sapore. Il cuoco è davvero spaziale, perché in quell’angolo della montagna il tempo scorre all’indietro: nella “bolla” della sala affacciata sulla valle si ringiovanisce, non si invecchia. La delicatezza dei sapori è associata anche a colori che entusiasmano. Insomma, in questo viaggio ai confini della gastronomia, per arrivare come Star Trek, là dove nessun cuoco è mai giunto prima, basta seguire lui che guadagna in sapienza, energia e vitalità (caratteristiche della gioventù) ogni giorno: e di conseguenza la sua cucina diventa più affascinante. E siccome dietro un grande cuoco c’è una grande donna, il motore della sala è Paola Bogotto, moglie e musa di Corrado. Si sono sposati a vent’anni, ne hanno trascorsi altri trenta assieme girando per l’Italia prima di costruire questo regno della sapienza al Tretto di Schio. Non perdeteli di vista. Chissà cosa inventeranno ancora